È passata attraverso la medicina popolare, la stregoneria e la farmacia delle origini, ma la Fitoterapia –termine derivato dal greco, che significa curarsi mediante le piante- è in realtà un metodo antichissimo di approccio alla malattia.
Se ne trova traccia nelle tavolette di argilla mesopotamiche, nei papiri egiziani e persino nell’Antico e nel Nuovo Testamento.
Testimonianze accreditate ci riportano che popoli greci, latini e islamici hanno fatto ricorso alla fitoterapia, tramandando oralmente quelle che col tempo divennero “ricette miracolose”, perché “testate” con ottimi risultati su persone affette dai più svariati disturbi. In Europa, grazie alla pregevole opera dei monaci cristiani che tradussero e trascrissero testi antichissimi, si è assistito alla fondazione di vere e proprie scuole, che hanno tramandato sino ai nostri giorni l’utilizzo delle piante per la cura delle più diverse patologie.
Ben lontana da essere semplicemente considerata come rimedio “casalingo” a fronte delle innumerevoli conferme sulla sua validità, la fitoterapia sta incontrando un rinnovato interesse, anche grazie alla filosofia del curarsi in modo naturale: senza incidere sull’Ambiente e senza condannare a morte inutile e atroce gli Animali in laboratorio, conseguenze immediate e imprescindibili delle cure farmacologiche.
La fitoterapia è una pratica terapeutica riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e annoverata nel campo delle medicine “alternative”.
È grazie a Henri Leclerc, che la moderna medicina fitoterapica può offrirci soluzioni in grado di dare sollievo a comuni malesseri e persino curare patologie più complesse, non solo in ambito umano ma anche in quello animale.
Il medico francese infatti, fece un enorme lavoro di revisione e classificazione delle piante, oltre a scoprire proprietà prima sconosciute e a sviluppare metodi di coltura, conservazione e preparazione dei principi estratti dalle piante.
La fitoterapia, per sua stessa natura, è biologica poiché tanta attenzione deve essere riservata alla coltivazione e alla raccolta della pianta: momenti strettamente legati al naturale ciclo delle stagioni e attività da praticarsi in zone isolate dove non si corra il rischio di contaminazioni da concimi chimici, smog e polvere.
Insieme ai metodi di preparazione più tradizionali (infusi, decotti, tisane), oggi sono disponibili estratti, polveri, capsule, compresse, tinture madri, gocce idroalcoliche. La differenza è nel metodo di lavorazione della pianta e il professionista naturopata (nonché il veterinario per i nostri Amici a 4 Zampe) è in grado di consigliare la preparazione più adeguata per affrontare e risolvere il disturbo.
Adottare rimedi fitoterapici rientra in quelle sane abitudini di vita che, insieme a un’alimentazione genuina ed equilibrata ricca di vitamine e sali minerali, ovvero incrementando le porzioni di frutta e verdura e riducendo drasticamente le proteine animali, insieme ad uno stile di vita sano, ci permette di salvarci da quella spirale di fastidi e malesseri spesso legati allo stress e ai ritmi frenetici imposti dalla vita quotidiana, oltre che di prevenire le patologie squisitamente “occidentali” che tanto incidono economicamente sulla nostra società.
Le cure fitoterapiche possono avere i seguenti effetti: astringenti, analgesici, antielmintici, antiasmatici, anticatarrali, antidiabetici, ipocolesterolomizzanti, antidiarroici, antiemetici, antipertensivi, antidepressivi, anaflogistici, antipiretici, antitossivi, aromatici, battericidi, cardiotonici, carminativi, colagoghi, diaforetici, diuretici, emmenagoghi, emollienti, emostatici, emetici, epatici, espettoranti, germostatici, galattagoghi, ipnogoghi, lassativi, litagoghi, mucillaginosi, nervinotonici, ossitocinergici, rubefacenti, sedativi, spasmolitici, stimolanti, tonificanti, virostatici, vulnerari.
L’uso di tali preparati –efficaci e privi di effetti collaterali- è
• Ecosostenibile
• Biologico
• Non danneggia l’Ambiente
• Salva milioni di Animali.
Cani, gatti, topi, uccelli, scimmie, rettili sono vittime inermi e innocenti dell’assurda e inutile atrocità della sperimentazione in laboratorio e della vivisezione, largamente utilizzata nella medicina convenzionale.
L’impiego di antichi rimedi derivati dalle piante è un toccasana per il corpo e per la coscienza!